Chiaro assai più liquido cristallo
fragrante quale oriental unguento
puro come la fè che nel metallo
concavo t’arde sull’altar d’argento
le tue rare virtù non furono ignote
alle mense d’Orazio e di Varrone
che non sdegnar cantarti in loro note

Gabriele D’Annunzio (1863/1958)